Circular Monday, la risposta al Black Friday

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Oltre 40 Paesi in tutto il mondo aderiscono al Circular Monday, il movimento che promuove un’economia circolare e sostenibile come alternativa al Black Friday. Il 25 novembre è la data per riflettere sui nostri acquisti e fare scelte più responsabili.

Circular Monday, nato nel 2017 in Svezia, è una risposta all’eccessivo consumo che caratterizza il Black Friday, proponendo un modello più sostenibile. Questo movimento internazionale è cresciuto costantemente, raggiungendo oggi oltre 40 paesi e coinvolgendo più di 1.300 aziende, organizzazioni e influencer in un’iniziativa globale che promuove il consumo circolare e responsabile. Con una portata che ha già superato i 74 milioni di persone sui social media, il Circular Monday punta a incoraggiare i consumatori a scegliere beni e servizi che rispettano i principi di riuso, riciclo e sostenibilità. “Dobbiamo smettere di acquistare cose di cui non abbiamo bisogno e passare a un’economia circolare,” afferma Alexandra Davidsson, co-fondatrice del Circular Monday.

Circular Monday, un’alternativa al modello di consumo dominante

Le abitudini di consumo attuali sono responsabili dal 40 al 70% delle emissioni globali di carbonio, un dato che mette in evidenza la necessità di cambiare direzione verso soluzioni più sostenibili. Il Circular Monday si propone come un’alternativa concreta a eventi come il Black Friday, spingendo i consumatori a valutare soluzioni più responsabili. Questo movimento incoraggia la riduzione dei rifiuti e la limitazione degli sprechi, promuovendo modelli di business circolari supportati anche da istituzioni finanziarie di rilievo, come la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

Il sostegno istituzionale per un futuro circolare

Negli ultimi anni, la BEI ha aumentato i fondi destinati a progetti di economia circolare, riconoscendo il valore di questa transizione per ridurre le emissioni e sostenere una crescita sostenibile. Iniziative come il Circular Monday stanno quindi trovando un supporto crescente, sia a livello finanziario che istituzionale, per promuovere un cambiamento che non è più solo una tendenza ma una necessità. “È incredibile vedere come i settori dell’usato e del vintage stiano crescendo rapidamente. Solo il mercato del lusso di seconda mano vale oggi 35 miliardi di euro,” aggiunge Elin Bergman, COO di Cradlenet e portavoce del Circular Monday.

Un movimento globale con radici locali

Con oltre 40 paesi partecipanti, l’iniziativa ha trovato un forte riscontro anche in Italia, dove il consumo responsabile è in costante crescita. “In Italia, un consumatore su due acquista già articoli di seconda mano e il consumo responsabile è destinato a crescere ancora” afferma Simone Grasso, portavoce del Circular Monday in Italia.

Il prossimo 25 novembre i consumatori di tutto il mondo sono quindi invitati a riflettere sull’impatto ambientale dei propri acquisti e a sostenere aziende che promuovono un’economia circolare.

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